Disturbi cognitivi | SantéPsy.ch

Con l’avanzare dell’età una delle preoccupazioni più frequenti è legata al peggioramento delle abilità cognitive. La buona notizia è che è sempre possibile allenare il cervello e mantenersi in forma anche a livello cognitivo.

Se però si manifestano delle dimenticanze che impediscono di svolgere le proprie attività quotidiane, è importante approfondire la situazione e cercare di comprenderne le cause.

 

Vuoti di memoria: quando preoccuparsi?

Perdere le chiavi dell’auto, non ricordare il titolo di un film, dimenticare il motivo per cui si è entrati in una stanza… Questi “vuoti” di memoria capitano a tutti, soprattutto in periodi di stress, e spesso sono dovuti ad una minore concentrazione. Si tratta della normale attività del cervello, che deve costantemente immagazzinare e recuperare informazioni. Inoltre, una certa fragilità della memoria fa parte del normale processo di invecchiamento. Quando però i vuoti di memoria sono frequenti e compromettono le attività quotidiane, possono anche essere il segnale di un problema ed è quindi importante non ignorare o banalizzare i primi sintomi.

Alcuni segnali che dovrebbero destare attenzione:

  • Problemi nella memoria a breve termine – per esempio, dimenticare eventi recenti.
  • Difficoltà ad esprimersi – per esempio, non riuscire a trovare le parole.
  • Confusione su luoghi, date e orari.
  • Difficoltà a svolgere compiti della vita quotidiana – come faccende di casa, spesa.
  • Perdita dell’orientamento – per esempio, difficoltà a spostarsi in auto o con i mezzi di trasporto pubblico.
  • Difficoltà di pianificazione e di organizzazione.
  • Sbalzi d’umore frequenti.
  • Sentimenti di inquietudine e ansia.
  • Apatia e ritiro, isolamento.

Se si riconosce uno o più dei sintomi elencati, è bene parlarne con il proprio medico, che saprà accogliere le preoccupazioni e, se indicato, avviare una valutazione per approfondire le cause delle difficoltà riscontrate. Capire ciò che accade permette di dare un significato ai cambiamenti e adattarsi alla nuova situazione.

Come favorire un buono stato cognitivo?

Esistono abitudini che favoriscono la salute e possono aiutare a mantenere in forma il cervello, il quale, come i muscoli, può essere allenato. Ad esempio, la flessibilità, la curiosità, l’apertura verso cose nuove sono caratteristiche preziose per l’elasticità del cervello. La lettura, i cruciverba, i giochi di società, la musica (ascoltata e suonata) sono tutte attività che lo stimolano. Anche un’alimentazione equilibrata e una regolare e sufficiente attività fisica, insieme alle relazioni e alla vita sociale sono elementi fondamentali per una buona salute cognitiva.

Testimonianze

Intervista di un/a esperto/a