Bambini e schermi | SantéPsy.ch

I benefici, i rischi e le conseguenze dell’uso degli schermi non sono gli stessi per bambini, adolescenti e adulti. Per favorire il corretto sviluppo di un bambino, è sconsigliato esporlo a uno schermo prima dei tre anni. Per bambini più grandi esistono contenuti e programmi didattici digitali adatti alla loro età che possono rappresentare uno strumento di apprendimento complementare, se usati in modo equilibrato.

Ma affinché possa davvero imparare, il bambino va accompagnato da un adulto che gli offra la possibilità di discutere quanto visto, in quanto lo scambio dinamico con l’adulto favorisce l’apprendimento e l’acquisizione del linguaggio.

L'importanza del gioco nello sviluppo del bambino

Il bambino ha bisogno di esplorare l’ambiente che lo circonda e interagire con le persone attorno a lui. Il gioco, la lettura e gli scambi interpersonali sono fondamentali per il suo sviluppo e dovrebbero essere al centro della sua educazione. Il cervello di un bambino è in piena fase di sviluppo, perciò qualsiasi attività che coinvolge i suoi cinque sensi in un ambiente tridimensionale è essenziale. Perciò, per favorire il miglior sviluppo possibile, è fondamentale rispondere al bisogno di giocare del bambino, possibilmente senza schermi. L’infanzia è un periodo importante anche per lo sviluppo della creatività e anch’essa si esprime principalmente attraverso il gioco (all’aperto, con gli amici, giochi di società, giochi simbolici, ecc.).

Un uso intensivo degli schermi fin dalla più tenera età può interferire con le funzioni cognitive, lo sviluppo psicomotorio e relazionale, nonché le capacità di apprendimento. Inoltre, i bambini tendono a fare meno attività fisica, con conseguenti effetti sul loro benessere. A lungo termine, trascorrere troppo tempo davanti agli schermi è associato a:

  • mancanza di attenzione e concentrazione;
  • difficoltà di memorizzazione;
  • mancanza di creatività;
  • ritardi nello sviluppo del linguaggio;
  • ritardi nello sviluppo sociale ed emotivo;
  • inattività fisica (sedentarietà) e problemi di sovrappeso o obesità;
  • problemi nella qualità del sonno;
  • risultati scolastici mediocri;
  • difficoltà sociali (ad esempio ansia);
  • comportamenti aggressivi;
  • segnali di dipendenza da queste tecnologie.

Raccomandazioni per genitori e persone che si prendono cura dei bambini

I bambini vanno accompagnati dagli adulti nello sviluppo delle loro competenze digitali affinché ne risulti un’esperienza positiva e ragionevole. Quando il bambino trascorre del tempo davanti a uno schermo, è importante che l’adulto sia presente e consapevole di ciò che sta facendo. È fondamentale scegliere contenuti adatti all’età e discutere con il bambino di ciò che ha visto e sentito durante le attività digitali.

È bene che l’adulto stabilisca anche un quadro di riferimento per l’uso degli schermi e dia un senso alle regole, sia per il bambino che per se stesso. Creare un rapporto di fiducia con il bambino gli permetterà di parlare più naturalmente delle sue esperienze con gli schermi e consentirà all’adulto di accompagnarlo meglio nello sviluppo delle competenze digitali.

Per intrattenere un bambino esistono alternative interessanti agli schermi, come il disegno, i giochi da tavolo, i giochi all’aperto, il bricolage, la lettura, il movimento e le passeggiate, ecc. Tutte queste attività, oltre a favorire la relazione, consentono di sviluppare numerose competenze, come la creatività, la comunicazione e varie abilità cognitive. Per idee di attività di movimento, si può consultare questa pagina.

Gli schermi non sono una risposta alla noia. La noia può essere una preziosa forza motrice per scoprire e coltivare risorse. I bambini infatti dovrebbero potersi annoiare e trovare da soli un modo per rompere la noia (lontano dagli schermi). L’uso degli schermi può essere un’attività tra le altre, proposta con un tempo limitato e un’idea costruttiva su come integrarla nella vita quotidiana della famiglia, come si farebbe per qualsiasi altra attività (passeggiate, attività sportive, uscite in famiglia, compiti scolastici, ecc.).

Quando un adulto utilizza uno schermo in presenza di un bambino, generalmente si verifica un’interruzione dell’interazione e del gioco. Queste interferenze nella relazione – definite tecnoferenze – possono ostacolare il buon sviluppo del bambino in tenera età. Nel corso della giornata l’adulto dovrebbe dedicare il 100% della propria attenzione all’attività svolta con il bambino e riservare altri momenti per i media digitali, lontano dalla presenza del piccolo.

Vedi altre raccomandazioni nella sezione “Trovare un equilibrio digitale”.

Considerazioni per fascia d'età

Sotto i tre anni

  • Idealmente, nessuno schermo in questa fascia d’età o solo molto occasionalmente, quando ha davvero senso.

Da 3 a 4 anni

  • Limitare al massimo il tempo davanti agli schermi;
  • non lasciare il bambino da solo davanti allo schermo;
  • favorire lo scambio e le interazioni genitore-figlio durante la visione;
  • stabilire regole chiare per l’uso degli schermi e privilegiare sessioni brevi (10-15 minuti).

Da 5 a 8 anni

  • Stabilire un quadro di riferimento e dare un senso alle regole;
  • parlare con il bambino dell’uso degli schermi e delle emozioni provate durante l’utilizzo;
  • dare l’esempio, in quanto l’adulto è un modello per il bambino;
  • accompagnare il bambino nello sviluppo e nell’acquisizione di competenze di base per l’uso degli schermi (funzioni degli schermi, garantire la sua sicurezza, preservare la sua immagine e la sua privacy, evitare un uso improprio, ecc.);
  • favorire il più possibile le alternative agli schermi (giochi di società, attività all’aperto, attività fisica, ecc.)

9-12 anni

  • Stabilire un quadro chiaro;
  • accompagnare e sostenere i bambini nella scelta di contenuti e pratiche digitali;
  • rispettare l’età minima per i film e i videogiochi;
  • creare un rapporto di fiducia con il bambino che gli permetta di parlare delle sue esperienze digitali;
  • responsabilizzare il bambino in merito alla portata delle sue azioni sugli schermi.

I bambini imparano soprattutto per imitazione, quindi i genitori fungono da guida e modello. È fondamentale che gli adulti forniscano un esempio positivo e un modello con cui identificarsi.

Risorse utili

Pro Juventute fornisce numerose informazioni sul tema “Media e Internet

Il sito Giovani e media fornisce raccomandazioni per genitori in base alle diverse fasce d’età e per genitori di bambini con disabilità, in varie lingue: Giovani e media – giovaniemedia.ch

La Fondazione ASPI propone un prontuario per l’uso di internet e videogiochi ed altre risorse utili in materia di media digitali: Fondazione ASPI

PEGI – Pan European Game Information: sistema di classificazione e categorizzazione dei videogiochi – aiuta i genitori ad adottare decisioni informate nell’acquisto dei videogiochi