Ripensare l'uso degli schermi | SantéPsy.ch

L’uso degli schermi fa ormai parte della nostra vita quotidiana. Può essere occasionale e ricreativo o intenso e persino invasivo. L’iperconnessione, ovvero l’essere costantemente connessi a schermi e reti digitali, può avere conseguenze sulla nostra salute mentale e fisica, così come sulle nostre relazioni familiari, sociali e professionali.

Prendere regolarmente le distanze dagli schermi e mettere in discussione il proprio uso della tecnologia digitale è essenziale per evitare un consumo eccessivo e mantenere un rapporto equilibrato e consapevole con questi strumenti.

Uso equilibrato?

Gli schermi sono parte integrante della nostra vita quotidiana, sia per il lavoro che per il tempo libero e la comunicazione. Ma come possiamo sapere se l’uso che ne facciamo è davvero equilibrato? Ecco alcune domande da porsi per valutare l’impatto emotivo, cognitivo, fisico e comportamentale del proprio uso degli schermi:

  • Controllo lo smartphone o i social media ogni volta che ho un momento libero, senza pensarci?
  • Mi sentirei nervoso/a o a disagio se dovessi farne a meno per un giorno intero?
  • Riesco a concentrarmi su un compito senza sentire il bisogno di controllare le notifiche (con effetti sulla mia produttività o sulla tendenza a procrastinare)?
  • Dopo aver usato i social media, mi sento peggio con me stesso/a o rispetto agli altri?
  • Mi sento spesso stressato/a o ansioso/a a causa delle continue notifiche o dell’eccesso di informazioni?
  • Ho difficoltà a separare la vita professionale da quella personale a causa di e-mail o messaggi di lavoro costanti?
  • Il tempo che trascorro online ha un impatto sul mio sonno, sulle relazioni, sul lavoro o sulle attività essenziali (stanchezza, perdita di motivazione, ecc.)?
  • Dedico meno tempo ad altre attività (sport, lettura, incontri con amici e amiche, ecc.)?
  • Provo spesso dolori fisici, come mal di testa o dolori al collo? I miei occhi sono più affaticati a causa del tempo passato davanti agli schermi?

Perché facciamo fatica a disconnetterci?

Gli schermi, e in particolare i social media, i videogiochi e lo shopping online, agiscono direttamente sul nostro cervello stimolando il sistema di ricompensa attraverso il rilascio di dopamina (l’ormone del piacere). Questo meccanismo, che ci spinge a continuare a interagire, scorrere e cliccare, può portare a una perdita di controllo sul nostro consumo digitale.

Alcune attività digitali sono particolarmente inclini a un uso eccessivo, tra queste:

  • videogiochi: quando occupano troppo spazio, possono interferire con gli impegni quotidiani. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) riconosce la dipendenza da videogiochi come una vera e propria patologia;
  • social media: possono generare una forte pressione sociale e la paura di essere esclusi o perdersi un evento (FOMO o Fear Of Missing Out – paura di perdersi qualcosa). Alcune persone provano ansia a causa della sovrabbondanza di informazioni;
  • shopping online: l’immediatezza delle transazioni può portare a comportamenti compulsivi e a difficoltà finanziarie;
  • giochi d’azzardo online: il loro potenziale di dipendenza è clinicamente riconosciuto e può portare a perdite finanziarie significative;
  • pornografia: un’esposizione eccessiva a contenuti pornografici può alterare la percezione delle relazioni e avere un impatto sull’intimità.

In Svizzera, l’uso problematico degli schermi è aumentato negli ultimi anni. Nel 2022 ne è stato colpito il 6,8% della popolazione dai 15 anni (oltre 500.000 persone), soprattutto giovani. Questo cosiddetto “uso problematico” può avere conseguenze importanti sulla salute mentale, per questo è importante interrogarsi sulle proprie abitudini digitali e cercare un equilibrio.

Trovare un equilibrio

Prendere consapevolezza del proprio rapporto con gli schermi è il primo passo per cambiare le proprie abitudini, se necessario. Ecco alcuni suggerimenti per regolarne meglio l’uso:

  • stabilire momenti senza schermo: ad esempio, evitare di usare lo smartphone prima di dormire o durante i pasti;
  • privilegiare le attività in presenza, come sport, lettura, tempo con la famiglia o gli amici;
  • disattivare alcune notifiche per limitare la voglia di consultare gli schermi;
  • usare applicazioni di monitoraggio per prendere consapevolezza del tempo passato davanti agli schermi.

Altri spunti pratici sono disponibili nel capitolo “Trovare un equilibrio digitale”.

E se ci si sente in difficoltà?

Se avete difficoltà a limitare l’uso degli schermi e questo ha un impatto sul vostro benessere, è importante prima di tutto poterne parlare, per esempio con una persona di fiducia o con un professionista della salute (psicologo, medico).