Prendersi cura di sé e della propria salute mentale | SantéPsy.ch

Prendersi cura di sé e della propria salute mentale

Diventare autonomi significa anche imparare a prendersi cura di se stessi. Poco alla volta, si trova il proprio equilibrio, si crea un ambiente di vita che favorisca il benessere e si adottano comportamenti quotidiani favorevoli alla salute. Per fare ciò è necessario essere in grado di riconoscere i propri bisogni, sapere come prendersi cura di sé quando è necessario e conoscere i servizi e i professionisti a cui rivolgersi.

Presupposti per prendersi cura della propria salute mentale

Per prendersi cura della propria salute mentale è utile:

  • essere in grado di capire quando qualcosa non va e identificare i segnali di malessere o di forte sofferenza;
  • avere il coraggio di chiedere aiuto al momento opportuno;
  • sapere a chi rivolgersi e dove trovare sostegno;
  • adottare comportamenti favorevoli alla salute mentale.

Quali sono i comportamenti favorevoli alla salute mentale?

La salute mentale è influenzata da una serie di fattori che non dipendono solo da se stessi. Ci sono però una serie di scelte che si possono fare per prendersi cura del proprio benessere mentale. Concretamente, è possibile agire su tre grandi categorie comportamentali: la cura di sé, la ricerca di aiuto e il sostegno agli altri.

Alcuni spunti per prendersi cura della propria salute mentale

    • Prendersi cura del corpo: la salute fisica e quella mentale sono strettamente collegate. La mancanza di sonno, un’alimentazione poco equilibrata o uno stile di vita sedentario possono accentuare malessere, stress e ansia.
    • Concedersi del tempo per “respirare”: non fare nulla, sognare, lasciare vagare la mente non significa perdere tempo, al contrario. Sono gesti che aiutano a ritrovare equilibrio, a elaborare le emozioni e a concepire nuove idee e permettono di ridurre stress e esaurimento.
    • Dedicarsi ad attività piacevoli: incontrare gli amici, muoversi, uscire nella natura, disegnare, ballare, cantare, ascoltare musica o suonare uno strumento sono tutte attività che ricaricano e rasserenano.
    • Ascoltare le proprie emozioni e prendersene cura: le emozioni comunicano sempre qualcosa, sono segnali preziosi che non vanno ignorati. La tristezza, per esempio, potrebbe indicare un bisogno di conforto, la rabbia un bisogno di rispetto dei propri limiti. È bene ricordare che i propri bisogni sono importanti tanto quanto quelli degli altri.
    • Imparare a regolare lo stress e l’ansia: le tecniche di respirazione e di rilassamento, lo yoga o gli esercizi di coerenza cardiaca possono essere strumenti molto efficaci, soprattutto se usati con regolarità.
    • Trovare un equilibrio nella vita quotidiana: alternare lavoro, studio, vita sociale, hobby e interessi personali e tempo di riposo.
    • Evitare comportamenti dannosi come il consumo di tabacco, alcol o altre sostanze.
    • Regolare l’utilizzo dei social media e trovare un equilibrio digitale.
    • Tenere a bada quella vocina sabotatrice… Capita a molti di sentire ronzare in testa una vocina che offusca tutto ciò che si fa di positivo e che si ha già realizzato. È importante riconoscerla e provare a tenerla a bada, ricordando tutti i traguardi già raggiunti come pure i piccoli risultati quotidiani.
    • Sostenere gli altri: offrire sostegno ai propri cari e partecipare ad attività collettive rafforza il senso di utilità e crea legami sociali.
    • Non restare soli nelle difficoltà: osare parlare di ciò che si sta vivendo, confidarsi e accogliere i consigli, informarsi, cercare risorse e servizi di supporto.