Scelta personale e pressione sociale | SantéPsy.ch

Diventare genitori è innanzitutto una scelta individuale. Eppure l’aspettativa sociale del “mettere su famiglia” rimane tutt’oggi molto forte. Tra scelta personale e pressione sociale, non è sempre facile seguire la propria strada serenamente.

Quale che siano i desideri e la realtà, è importante osare chiedere aiuto se si vive un periodo difficile della propria vita.

Diventare - o no - genitori: realtà diverse

Il desiderio o meno di diventare genitore è una questione del tutto individuale, una libertà personale basilare. Ci sono persone che desiderano diventare genitori, altre che invece scelgono di non avere figli. Qualsiasi siano le varie ragioni – la volontà di mantenere la propria libertà, il desiderio di dedicarsi esclusivamente alla propria relazione, un evento passato doloroso, il volere del proprio partner o altro – si tratta di una scelta personale che va rispettata. Eppure è ancora un tabù e le scelte individuali non sempre vengono capite e accettate, neanche nella propria cerchia più ristretta. Sentire la pressione di diventare genitore, pur benevola o tacita, può creare sofferenza. Parlarne con il partner e/o una persona di fiducia può aiutare a gestire questa pressione.

Talvolta succede che all’interno della coppia non si abbiano gli stessi desideri; mentre uno dei partner desidera un figlio, l’altro potrebbe non condividere lo stesso desiderio. Questa situazione non mette necessariamente in discussione il rapporto affettivo, ma potrebbe essere fonte di stress o ansia e creare tensioni nella coppia. Parlarne non è sempre semplice, forse per paura della reazione del partner. Se ci si trova in una situazione simile, in cui è difficile parlarne all’interno della coppia e/o con un’altra persona vicina, è possibile consultare un professionista, ad esempio presso un Consultorio di salute sessuale (per la lista di indirizzi cliccare qui).

Una scelta personale e/o di coppia influenzata da diversi fattori

Diventare genitori è uno stravolgimento della vita (si veda il capitolo «Diventare genitori») ed è possibile che non ci si senta pronti a tutti i cambiamenti che comporta. È bene parlare delle proprie preoccupazioni e domande, soprattutto se

  • ci si sente troppo giovani o, al contrario, troppo vecchi;
  • la situazione personale o di coppia non pare ideale;
  • il contesto professionale non permette di affrontare il cambiamento con serenità;
  • la situazione finanziaria è molto precaria;
  • qualsiasi altra ragione che sia motivo di preoccupazione.

Avere queste domande e preoccupazioni è comprensibile ed è importante parlarne: con il partner, con qualcuno di cui ci si fida, ma anche con dei professionisti.

Gravidanza non pianificata

A volte una gravidanza può essere non pianificata e non desiderata. Ciò può essere destabilizzante, fonte di stress e preoccupazioni e sollevare questioni importanti all’interno della coppia.

In Svizzera, è possibile scegliere di interrompere la gravidanza entro le 12 settimane (contando dal primo giorno dell’ultimo ciclo mestruale). Questa è una decisione che spetta alla persona, ma che necessita di un accompagnamento professionale. Tutti i Cantoni dispongono di Consultori per la salute sessuale (qui gli indirizzi per il Ticino), i cui consulenti accompagnano le persone mentre valutano se interrompere o proseguire la gravidanza.

Un’interruzione volontaria della gravidanza (= aborto), anche quando si tratta di una scelta ponderata, può comportare un momento difficile della vita ed è possibile che si provino, ad esempio, sentimenti di perdita o di colpa. Questo può influire sulla propria salute psichica. Sintomi di ansia o depressione possono manifestarsi prima e/o dopo l’aborto. È importante non esitare a chiedere aiuto ad un professionista, per esempio uno/a psichiatra o uno/a psicologo/a, soprattutto in un periodo così difficile della propria vita .

È sempre possibile anche scegliere di portare avanti una gravidanza non pianificata e non desiderata. Diversi professionisti, tra cui levatrici e ginecologi, accompagnano durante questo periodo, rispondendo alle domande o accogliendo i timori, per esempio riguardo a

  • il rapporto che si creerà con il proprio figlio;
  • le conseguenze sulla propria situazione finanziaria e/o professionale;
  • i cambiamenti nella propria vita personale.

Questi professionisti saranno in grado di indirizzare verso altri specialisti, a seconda dei bisogni rilevati. Esistono molte associazioni, organizzazioni e servizi che aiutano le famiglie e le future famiglie. È possibile consultare le diverse risorse qui.

Testimonianze di genitori